Il volto e la sua architettura

Che cos’è la bellezza? Cosa può definirsi tale e perchè? Un saggio sulla bellezza che aspira a eliminare qualsiasi ragionevole dubbio.

Con la prefazione di Nennella Santelli

In questo libro troverete un ardito accostamento tra un mondo dalla materia inanimata e statica come l’architettura e quello della materia animata e in movimento per eccellenza qual è il volto umano.
Proseguendo nella lettura vi accorgerete però, che si tratta solo di un accostamento “apparentemente” ardito, perché in realtà, un robusto filo li unisce.
Con il pretesto della tridimensionalità, scoprirete che architettura e volto sono uniti dalla passione per il bello, dalla ricerca dell’arte e dall’espressione dello spirito.
Con leggerezza sarete condotti all’interno di questo unico mondo.
Gli architetti si sentiranno un po’ esperti dei segni del viso e, gli esperti della bellezza, a loro volta capiranno il significato dell’architettura. Il tutto in una meravigliosa contaminazione dialettica.

arch. Graziano Castello

Riconoscimenti e contributi

Con la redazione e la pubblicazione dei libri “Il volto e la sua architettura” (2016) e “Il potere dell’espressione” (2018), unitamente all’attività di training svolta attraverso 50 tipologie di corsi, ho formato nel mondo circa 6,000 tra professionisti, neo professionisti e studenti del settore del beauty sulla valorizzazione estetica della persona.

Le opinioni di chi lo ha letto

Il libro offre spunti per ricercare e studiare strumenti e metodi che consentono di valorizzare l’unicità della persona, ricercando l’armonia e non la perfezione.
Daniela Fanton, Estetista - Neuropata
un libro che è, a mio avviso, un contributo di alto interesse e di rara chiarezza per la comprensione del rapporto che unisce l’architettura e il volto umano, utilizzando sapientemente richiami filosofico-artistici-tecnici. “È architettura, quando di un viso studi le proporzioni, i volumi, i lineamenti, i contenuti. È scultura, quando attraverso i chiari e scuri, ne approfondisci o ne metti in rilievo i volumi. È pittura, quando attraverso linee e colori crei armonie o contrasti per esaltarlo.”
Alfonso Escoffier, Designer
ho letto il libro senza interruzione…. complimenti , mi sarà di aiuto per il mio lavoro in futuro
Maria Grazia Blumenthal, Derma-Pigmentologin
Jesssica carissima, sono lieta di aver potuto contribuire anch’io con la mia prefazione alla realizzazione del tuo libro ” Il volto e la sua architettura “. Sei formidabile con la tua visione innovativa e originale che applichi in tutte le opere che realizzi.
Auguri per un fututo ricco di successi !!! Nennella.
Nennella Santelli, Giornalista
L’architettura del volto è architettura dinamica che si traduce in espressioni e quindi in comunicazione e così l’armonia del volto diviene armonia in movimento, in grado di agevolare la comunicazione quanto più esteticamente interiorizzata e vissuta con soddisfazione. La presa di coscienza della propria singolarità e il riconoscimento di questa da parte degli altri, costituiscono e rappresentano la nostra “vera” identità. Ed è in questo percorso che Jessica Ciaramelletti ci introduce con un breve saggio, chiaro e rivoluzionario nella sua semplicità.
Pasquale Cicalese, Architetto
Un testo immediato, ma che, allo stesso tempo, non rinuncia ad un approccio… volutamente accademico. Così facendo, riesce ad aprirsi a più soglie di lettura, coinvolgendo neofiti, curiosi ed esperti su di un tema sempreverde: quello della bellezza.
Quando ci si trova davanti ad un saggio di tale intelligenza e di tale corposità, seppur intriso nella sintesi più assoluta per la sua brevità e per la sua facilità alla lettura, non si può far altro che soffermarsi un po’ di tempo in più, non solo nel comprenderlo ma nel “leggerlo” nelle sue pieghe più profonde. Il saggio parla di bellezza, un argomento molto complesso, all’interno del quale rientrano tantissime categorie professionali e, parallelamente al quale, volteggiano tantissime persone che della bellezza ne fanno un diktat personale. L’autrice riesce a muoversi con eleganza in questo mondo riuscendo, senza assolutamente toccare le delicate corde di chi legge, a “comunicare” delle linee guida. Ma Jessica Ciaramelletti cosa fa… sembra quasi donarle le sue linee guida, e le intinge di armonia, ponendo con efficacia anche uno stupendo parallelismo con l’architettura e con tutto quel mondo creativo che l’architettura porta, da sempre, con se. Ma l’autrice è architetto e questo le fornisce e le garantisce forza, sia nel messaggio sia nella chiarezza espositiva. Il saggio, così, ci fa cambiare ottica, ci fa cambiare il nostro modo di avvicinarci al VOLTO, quello reale, l’unico che noi tutti portiamo sempre con noi. Inizia il rispetto dell’unicità, inizia ad essere valutata una prospettiva diversa, dando un ulteriore valore a quello che è un dono, a quello che è il piacere di essere se stessi e particolari. Entrano a far parte del gioco le tre dimensioni, quelle dell’essere e del vivere. Il volto in questo modo supera l’appiattimento dentro il quale, la sua bellezza, ha rischiato e rischia di entrare e non si può, spero per tutti che esserne felici. Si permette così il riacquisto di una propria forte personalità che è, semplicemente, l’evidenziazione della natura che ognuno di noi porta dentro e fuori di se. Sono stato felicissimo di essere stato piccolo protagonista alla presentazione di questo saggio e di aver potuto conoscere la forza esplosiva di questa autrice/architetto, con in mano il marchio ufficiale della comunicatrice, ma sono stato davvero onorato di aver avuto la possibilità di leggere qualcosa che mi rimarrà dentro per sempre.
Il volto e la sua architettura è un libro che ha un pregio fondamentale: è educativo. Educa alla bellezza, al concetto di armonia, educa all’arte. È un passaggio importante: accompagna verso la consapevolezza e – cosa più importante – l’accettazione di se stessi, dei propri pregi e dei propri difetti estetici. E ti insegna come correggerli.
Ti insegna la cura del proprio aspetto estetico non come fine a se stesso, riferito alla cura della propria esteriorità, ma come un qualcosa che parte dall’intimità e ti porta a capire, ad apprezzare ed esaltare la bellezza insita in qualcosa che percepiamo come difetto ma che in realtà rende ognuno di noi unico e irripetibile.In questo quadro è un lavoro assolutamente utile per tutti, non solo per coloro i quali professionalmente trattano (direttamente o indirettamente) con il mondo dell’estetica, perché parte da un aspetto psico/pedagogico che è il primo mattone su cui costruire l’intero edificio.
Gianluigi Iovino, Fotografo

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